Verso il Contratto di fiume
Cos’è il Contratto di Fiume?
I Contratti di fiume possono essere identificati come processi di programmazione negoziata e partecipata volti al contenimento del degrado eco-paesaggistico e alla riqualificazione dei territori dei bacini/sottobacini idrografici. Tali processi si declinano in maniera differenziata nei diversi contesti amministrativi e geografici in coerenza con i differenti impianti normativi, in armonia con le peculiarità dei bacini, in correlazione alle esigenze dei territori, in risposta ai bisogni e alle aspettative della cittadinanza.In un sistema di governance multilivello, dunque, i Contratti di fiume si configurano come processi continui di negoziazione tra le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati coinvolti a diversi livelli territoriali e si sostanziano in accordi multisettoriali e multiscalari caratterizzati dalla volontarietà e dalla flessibilità tipiche di tali processi decisionali. I Contratti di fiume non hanno un termine temporale prefissato, ma restano in essere fino a che rimane viva la volontà di aderire all’accordo da parte degli attori.Il cuore propulsivo di processi di tal fatta è la ricostruzione di una visione condivisa del bacino idrografico. Tale rappresentazione deve essere capace di guidare i sottoscrittori del contratto ad elaborare un progetto coerente con le reali potenzialità che il territorio esprime.
Principali riferimenti normativi
Ø Direttiva Quadro 2000/60/CE (Politiche sistematiche di riqualificazione delle acque superficiali e sotterranee);
Ø Direttiva 2001/42/ ce sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica);
Ø Direttiva 2003/35/ce sulla partecipazione del pubblico nell’elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale;
Ø Direttiva 2003/4/ce sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale;
Ø Direttiva 2007/60/CE (Gestione rischio alluvioni);
Ø Direttiva Habitat 92/42/CEE (Realizzazione di rete ecologica europea);
Ø D.Lgs 152/2006 (Normativa quadro sull'Ambiente);
Ø D.Lgs 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio);
Ø Legge Regionale 26/03 (Titolo V: Disciplina delle risorse idriche, capo II, contratti di fiume e di lago) come processi di sviluppo
del partenariato funzionali all’avvio della riqualificazione dei bacini fluviali.
I primi passi verso il Contratto di fiume
I primi passi verso il Contratto di fiume per il territorio del Serio vennero mossi già nella primavera del 2012, quando il PLIS del Serio Nord fu contattato da tre studenti del corso di perfezionamento post-laurea “Il progetto di paesaggio: cultura e valore di luoghi” della scuola di management dell’Università di Bergamo.
Gli studenti intervistarono tutti i rappresentanti dei comuni del PLIS sulla tematica del Contratto di fiume; l’audio-video venne dapprima presentato durante il convegno conclusivo “Carovana sul Serio” organizzato da Legambiente presso l’auditorium della biblioteca civica di Seriate il 1° dicembre 2012, e quindi pubblicato sul sito del PLIS.
Da allora il cammino verso il Contratto è proseguito con incontri e riunioni specifiche partecipate da cinque soggetti promotori (Comune di Seriate - per conto del PLIS del Serio Nord, Parco regionale del Serio, Legambiente, Centro di Etica Ambientale di Bergamo e Centro per la Salvaguardia del Creato di Bergamo) e finalizzate alla stesura di un primo protocollo di intesa; il protocollo denominato “Manifesto dei promotori di un Contratto di Fiume” è stato quindi sottoscritto ufficialmente il 14 marzo 2014 presso il Centro Pastorale Giovanni XXIII di Seriate.
Finalità e obiettivi generali del Manifesto dei promotori di un Contratto di Fiume
Per individuare e attuare le fasi-azioni che conducano al Contratto di fiume Serio i promotori si sono impegnati a:
Ø stilare un progetto di salvaguardia, riqualificazione, valorizzazione del paesaggio fluviale e delle sue acque;
Ø comunicare e pubblicizzare il progetto;
Ø spingere al coinvolgimento di Enti indispensabili alla buona riuscita del Contratto (Regione, Provincia, altri Comuni del Bacino fluviale, ecc.);
Ø educare e formare all'etica ambientale (rieducare al paesaggio: geofilosofia, ecosofia...);
Ø costituire “reti di reti” attraverso il coinvolgimento di tutti i possibili utenti del sistema fluviale (gestori dei servizi; mondo della produzione; associazioni di categoria; associazioni di cittadini) e delle altre agenzie educative (scuole pubbliche e private, associazioni, parrocchie e oratori, ecc.);
Ø elaborare e condividere obiettivi di qualità per vivere bene e in modo sicuro il territorio fluviale e non, stimolando e favorendo comportamenti virtuosi;
Ø giungere ad una vision comune;
Ø declinare obiettivi che conducano all'adozione di un sistema di regole sotto forma di Regolamento sovracomunale riguardante l'utilizzo del fiume Serio e del suo bacino;
Ø predisporre un programma d’azione per la realizzazione di tutti gli obiettivi individuati e per perseguire in modo integrato gli obiettivi condivisi
Meta finale del cammino
- intraprendere un percorso condiviso e partecipato che conduca alla sottoscrizione del “Contratto di fiume Serio” da parte dei territori comunali compresi nel PLIS Serio Nord e del Parco regionale del Serio, con l’adesione degli altri Enti, Associazioni, Istituzioni pubbliche e private attive sul territorio compreso nel bacino del Serio, attraverso la partecipazione ai lavori, la sottoscrizione dell'intero progetto o l’adesione a singole iniziative, attività, eventi, ecc;
- attivare tale percorso con una metodologia operativa che si evince dalle finalità ed dagli obiettivi generali, nell'integrazione delle competenze dei soggetti interessati e generale ottimizzazione delle risorse;
- predisporre e adottare un Regolamento sovracomunale che definisca regole comuni per le modalità di fruizione e di salvaguardia delle risorse ambientali del fiume;
- istituire formalmente entro 30 giorni dalla sottoscrizione del Manifesto un tavolo di lavoro da convocarsi almeno una volta ogni due mesi a rotazione in ciascuno dei cinque comuni facenti parte del PLIS del Serio Nord.
Verbale del tavolo tecnico n. 1 del 28 marzo 2014.
Verbale del tavolo tecnico n. 2 del 8 maggio 2014.
Verbale del tavolo tecnico n. 3 del 1 luglio 2014.